La Consulenza Tecnica di Parte

Nel corso di una causa di separazione o divorzio il giudice, per tutelare l’interesse del minore, può avvalersi del parere di esperti e, in caso di un contrasto tra le parti, può nominare un Consulente Tecnico di Ufficio (CTU).

In tal caso è diritto delle parti nominare periti di loro fiducia denominati Consulenti Tecnici di Parte (CTP).

La consulenza tecnica valuta, nell’ambito delle controversie giudiziali, quale sia la soluzione più adatta per i figli al fine di garantirne la serenità e il sano sviluppo psico-fisico, e opera attraverso colloqui con i membri della famiglia.

Nello specifico della perizia di parte, essa si avvale dell’insieme delle osservazioni effettuate al fine di rilevare le risorse parentali positive (affettive, morali e materiali) del proprio cliente. Il CTP, quindi, deve ricondurre ed esplicitare i motivi, le cause, i comportamenti o gli elementi che emergono dai dati processuali, dalla storia e dal colloquio con il cliente e che possono condizionare in negativo la relazione con il figlio, al fine di fare emergere possibili presupposti positivi di cambiamento ponendo l’accento sull’attivazione di risorse del cliente.

Nel corso di una causa di separazione o divorzio il giudice, per tutelare l’interesse del minore, può avvalersi del parere di esperti e, in caso di un contrasto tra le parti, può nominare un Consulente Tecnico di Ufficio (CTU).

In tal caso è diritto delle parti nominare periti di loro fiducia denominati Consulenti Tecnici di Parte (CTP).

La consulenza tecnica valuta, nell’ambito delle controversie giudiziali, quale sia la soluzione più adatta per i figli al fine di garantirne la serenità e il sano sviluppo psico-fisico, e opera attraverso colloqui con i membri della famiglia.

Nello specifico della perizia di parte, essa si avvale dell’insieme delle osservazioni effettuate al fine di rilevare le risorse parentali positive (affettive, morali e materiali) del proprio cliente. Il CTP, quindi, deve ricondurre ed esplicitare i motivi, le cause, i comportamenti o gli elementi che emergono dai dati processuali, dalla storia e dal colloquio con il cliente e che possono condizionare in negativo la relazione con il figlio, al fine di fare emergere possibili presupposti positivi di cambiamento ponendo l’accento sull’attivazione di risorse del cliente.